AFTERMATH_CATALONIA IN VENICE. ARCHITECTURE BEYOND ARCHITECTS. Eventi Collaterali - 15a Mostra Internazionale di Archittetura - la Biennale di Venezia
In risposta al tema “Reporting from the Front” dato dal direttore Alejandro Aravena alla 15 Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, l’Institut Ramon Llull presenta l’Evento Collaterale “Aftermath_Catalonia in Venice. Architecture beyond architects”, un progetto curato dagli architetti Jaume Prat e Jelena Prokopljević e dal regista Isaki Lacuesta che attraverso installazioni audiovisive accende i riflettori su sette interventi architettonici di carattere pubblico selezionati come esempi virtuosi di un’architettura capace di migliorare le relazioni tra le persone ed il loro contesto urbano, sociale e naturale
Le installazioni dei diversi progetti, che includono un ospedale, un parcheggio, un teatro e un’area naturalistica, restituiscono allo spettatore lo spazio architettonico nelle azioni quotidiane del fruitore finale che, una volta oltrepassata questa condizione, si trasforma in protagonista.
Il progetto suggerisce al visitatore di valutare la qualità dell’intervento architettonico da un punto di vista umano e sociale: le riprese, effettuate nel corso di vari mesi, mostrano visioni, brevi racconti e immagini delle persone che si relazionano con i sette progetti. Le installazioni favoriscono un’esperienza empatica e inducono lo spettatore ad analizzare e percepire l’architettura dal punto di vista di chi, vivendola, ne definisce il valore più profondo.
Come spiegano i curatori Prat, Prokopljević e Lacuesta, “Aftermath_Catalonia in Venice. Architecture beyond architects – riflette la ricerca sul valore dell’intervento architettonico dal punto di vista del suo utilizzo, nel momento in cui gli autori già non sono più presenti. Tutti gli interventi selezionati sono di carattere pubblico e condividono la capacità di integrare il paesaggio naturale, urbano e umano, estendendo la funzionalità architettonica verso la creazione del bene comune. I progetti sono il riflesso di un’architettura generata a partire della sensibilità verso il fruitore e ci servono per rivalutare quello che consideriamo architettura oggi. Sono spazi che ci obbligano a rivedere le convinzioni circa la nozione di architettura intesa come imposizione sul fruitore o soluzione univoca”
Il progetto si prefigge di stimolare e interpellare il pubblico, attivando un processo di riflessione partecipativa. Coerentemente, anche l’allestimento della mostra mira a coinvolgere i visitatori facendo leva sull’approccio sensoriale dell’installazione artistica: le riprese di uno stesso progetto sono proiettate su differenti supporti vetrosi translucidi che riflettono e fanno trasparire la complessità dell’interazione e dell’interrelazione tra uomo, architettura e società. Il pubblico è al tempo stesso visitatore e montatore, è chiamato a percorrere lo spazio della mostra e realizzare da solo il proprio editing finale.
Le architetture riprese nelle installazioni audiovisive sono tutti interventi pubblici firmati da architetti catalani, realizzati negli ultimi dieci anni: Riqualificazione ambientale del fiume Llobregat, Barcellona (2007-2015) di Batlle i Roig Arquitectes; Ospedale transfrontaliero della Cerdagna (2007-2012) di BRULLET-PINEDA Arquitectes (Manuel Brullet Tenas, Alfonso de Luna Colldefors, Albert de Pineda Álvarez); Torre Júlia. Allogi con assistenza per anziani (2004-2011), a Barcellona, di Pau Vidal, Sergi Pons, Ricard Galiana; Teatro Atlàntida (2004-2010), a Vic, di Josep Llinàs, Josep Llobet, Pedro Ayesta, Laia Vives; Parcheggio Saint Roch (2012-2015), di ARCHIKUBIK (Marc Chalamanch, Miquel Lacasta, Carmen Santana) a Montpellier; Centro per il servizio di distribuzione di alimenti – CAMPCLAR (SDA) (2014) di NUA Arquitectures (Maria Rius, Arnau Tiñena, Ferran Tiñena) a Tarragona; Can Batlló (2011 – in costruzione), a Barcellona, coordinata da LaCol - Cooperativa di architetti.
“Aftermath_ Catalonia in Venice. Architecture beyond architects” vedrà due collaborazioni speciali. L’installazione includerà infatti “Taulacreu”, tavolo disegnato da vora arquitectura (Pere Buil i Toni Riba), e la sedia “Biennale” un progetto dell’architetto Josep Ferrando sviluppato in collaborazione con Figueras.
Tutti i progetti in mostra sono stati realizzati negli anni peggiori della crisi economica del paese quando sono sorte nuove esigenze di vita che solo una strategia architettonica più sensibile e inclusiva verso l’ambiente e gli abitanti riesce a comprendere. E nei casi citati, l’architettura ha dato risposte efficaci ad esigenze reali: la valorizzazione della componente umana e sociale, la creazione di nuovi ambiti per la comunicazione e l’interazione tra persone e ambiente, l’ottimizzazione delle risorse, la comprensione dei valori della comunità ed il miglioramento delle condizioni d’uso, sono tutti elementi comuni ai progetti selezionati.
L’esposizione è corredata da un catalogo scaricabile on-line che illustra in profondità i concetti alla base del progetto e da un web-doc che presenta interviste agli autori e al team dei sette progetti, modelli e dettagli del processo creativo e costruttivo: www.aftermath.llull.cat
Il progetto presentato dall’Institut Ramon Llull è stato selezionato da una giuria indipendente presieduta dall’architetto Carme Pinós attraverso concorso pubblico.
Con Aftermath_Catalonia in Venice. Architecture beyond architects, l’Institut Ramon Llull partecipa per la terza volta alla Biennale Architettura di Venezia nell’ambito degli Eventi Collaterali, dopo la sua quarta partecipazione alla Biennale Arte.
L’Institut Ramon Llull è un consorzio pubblico istituito nel 2002 con l’obiettivo di promuovere la lingua e la cultura catalana all’estero. A tale scopo opera per dare visibilità internazionale a scrittori e artisti, incoraggia scambi artistici e culturali e sostiene gli studi di lingua e letteratura catalana nelle università. Il consorzio è attualmente costituito dal Governo catalano e dal Comune di Barcellona.
Il progetto vede la collaborazione, come main sponsor, di Cricursa, azienda specializzata nella lavorazione del vetro curvato e piano, e di Klein, impresa specializzata in realizzazioni di sistemi per porte scorrevoli di alta qualità per l’edilizia e l’architettura. Altri sponsors: Flexbrick, Lamp, Cosentino e Figueras.