Catalonia in Venice_ Following the Fish, progetto dell'Institut Ramon Llull alla 18. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia
L’Institut Ramon Llull sarà presente alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia con l’ Evento Collaterale Catalonia in Venice_ Following the Fish (Seguendo il pesce), che si terrà presso i Docks Cantieri Cucchini, a San Pietro di Castello, dal 20 maggio al 26 novembre 2023.
Interpretando il tema della Biennale Architettura 2023 proposto dalla curatrice Lesley Lokko - "The Laboratory of the Future", con l'Africa per protagonista -, con l’obiettivo di individuare i luoghi in cui generare discorsi e pratiche nuovi, i curatori Daniel Cid, Eva Serrats e Francesc Pla (Leve) hanno voluto partecipare a questa sfida per dare visibilità alle realtà africane in Europa. Per sviluppare il progetto Following the Fish si sono associati con il Sindicat Popular de Venedors Ambulants de Barcelona (Top Manta), un movimento social e politico originaria del Senegal, un esempio delle tante Afriche che, a partire dalla diaspora, si stanno costruendo nelle città e nelle zone rurali europee.
Il progetto, imperniato su pianificazione urbana, spazi di lavoro e alloggi visti dalla prospettiva della diaspora africana in Catalogna, intende affrontare le sfide della decolonizzazione e della decarbonizzazione che esercitano un impatto in tutto il mondo. L’obiettivo è stato quello di dare vita a un incontro tra architettura e migrazione africana al fine di individuare architetture alternative a quelle dominanti per pensare la città in altri modi.
Following the Fish vuole essere la prova generale di questo lavoro congiunto. Incontri e laboratori co-creativi hanno dato inizio a un processo di progettazione da cui sono emersi, sulla base dell’esperienza dei migranti, pregiudizi e normative perverse che colpiscono i più vulnerabili, ma anche la loro capacità di trasformare la propria instabilità in un'opportunità per ripensare lo spazio urbano e lottare per un'urbanistica egualitaria. Nonostante le difficili condizioni di vita che devono affrontare, le comunità di migranti sviluppano forme creative e politiche alternative nei territori in cui arrivano.
L’espressione Following the Fish evoca la storia che è alla base del progetto espositivo: il pesce diventa il narratore della vita del collettivo manter e simboleggia l’espoliazione che soffoca l'economia africana, ma anche il processo di lotta e di emancipazione che questo fenomeno ha avviato. È un pesce, ma potrebbe essere anche acciaio, caffè, cobalto, coltan, cotone, rame, diamanti, magnesio, oro, petrolio, platino, tè o uranio.
In Senegal, la pesca artigianale era un tempo fonte di cibo e ricchezza per l'economia locale, ma il prelievo massiccio di pesce da parte di imbarcazioni europee e di altri paesi per produrre mangime per gli allevamenti ittici, da cui oltretutto derivano gravi danni all’ambiente e malattie croniche nelle comunità vicine, ha costretto i giovani pescatori a lasciare il loro Paese e le loro case in fuga dalla povertà e dalla fame causate dalla colonizzazione e dal saccheggio da parte delle grandi potenze del Nord globale. A Barcellona, fuggiti dall’espoliazione ittica perpetrata dall'Europa, i migranti trovano ad accoglierli un razzismo istituzionale e sociale, "architetture" ostili che agiscono su chi vive in una "situazione irregolare", e scoprono di non avere altra scelta che guadagnarsi da vivere come venditori ambulanti informali, i manters (da manta, “coperta”, ossia il telo appoggiato a terra su cui espongono la loro merce). Davanti all'impossibilità di lavorare legalmente, la manta è per loro l’unica alternativa etica per cercare di sopravvivere.
L'incontro tra Leve e Top Manta mira a dare visibilità a un'idea di futuro saldamente radicata in un presente in lotta. L’Evento Collaterale “Catalonia in Venice_ Following the Fish” alla Biennale Architettura 2023 si compone di due parti: i risultati del laboratorio Taller de Reparació e il Mercato Ambulante, l'installazione che a Venezia narra la diaspora africana in Catalogna.
TALLER DE REPARACIÓ
Il "Taller de Reparació" (Laboratorio di Riparazione) è rivolto a studenti di varie scuole internazionali di architettura e design, tra cui l’Escola Tècnica Superior d'Arquitectura del Vallès (ETSAV-UPC), di Barcellona (ETSAB-UPC) e di Reus (ETSA-URV), la Lund University e il Politecnico di Milano. Avviato nel gennaio 2023, presenterà i suoi risultati nello spazio espositivo dell’Evento Collaterale dell’Institut Ramon Llull alla Biennale Architettura 2023, dove dal 3 al 7 luglio si terrà un incontro e un dibattito conclusivo. È qui che il progetto, attraverso una call to action, diventa un laboratorio del futuro.
Al Taller de Reparació, l'obiettivo è quello di dare forma alle idee emerse durante gli incontri e le conversazioni: cucine collettive in alternativa alle mense; spazi di accoglienza per valutare se è possibile individuare qui le forme di co-housing che tanto interessano all'architettura contemporanea, modi di abitare che possono farci pensare a nuovi modelli residenziali basati sulla comunità; e strutture sociali diffuse, da realizzare nei locali vuoti al piano strada dei vari quartieri.
Il Taller de reparació fa riferimento alla necessità morale dell'Europa di riparare i danni causati dalle politiche coloniali ancora attive attraverso le politiche migratorie, e consente a queste comunità di sviluppare la capacità di riparare da sole ciò che è stato danneggiato o “rotto” nel luogo di arrivo, dove si trova l'origine del problema. Rispetto alla generale depoliticizzazione della dimensione collettiva, rispetto alla mercificazione della vita urbana che cerca di indebolire i beni comuni, le comunità africane giunte in Europa offrono una grande capacità di lavorare in rete, in modo solidale e cooperativo.
L’esposizione, che mostrerà i risultati di questo incontro tra il mondo dei migranti e gli studenti di architettura, è corredata dalla pubblicazione di Quaderns Biennale, in collaborazione con il Col·legi d'Arquitectes de Catalunya (COAC).
MERCATO AMBULANTE
Nell'installazione che verrà realizzata a Venezia, lo spazio degli ex Cantieri Cucchini assumerà la forma di un mercato ambulante in continua trasformazione: su una serie di teli che simboleggiano le mantes degli ambulanti, aperti e sospesi a pochi centimetri da terra, saranno esposti i contenuti del viaggio compiuto dai migranti. Following the Fish costituisce una narrazione estremamente realistica e critica incarnata dalle mantes, che rappresentano sia una condanna che un rifugio per i migranti giunti in Europa. La narrazione è completata da fogli che amplificano il contenuto di ogni telo con contributi, riferimenti e commenti sotto forma di disegni, testi o immagini. Le mantes sono state realizzate nel laboratorio tessile di Top Manta di Barcellona e ognuna è incentrata su un tema: l'Africa, l'origine della civiltà, l’espoliazione, la diaspora, le frontiere, le reti di aiuto, le lotte, i progetti, per finire con la presentazione dei nuovi progetti dei manters e dei progetti architettonici degli studenti in una serie di video proiettati alla fine del percorso di visita. Per la prima volta, l’esposizione scrive una storia che era stata trasmessa finora solo oralmente.
Volutamente semplice e umile nell’estetica, il sistema espositivo è ricco, complesso e interdipendente. Le mantes sono unite fra loro da una serie di richiami e relazioni che mitigano la linearità del percorso. Attraverso un sistema di carrucole, i teli possono essere raccolti e sollevati singolarmente, simbolo dell’azione compiuta dai manters all’arrivo della polizia: raccogliere velocemente il telo, con la merce dentro, e scappare.
Se l'architettura vuole partecipare ai cambiamenti del nostro tempo, deve avviare un lavoro congiunto per uscire dagli “spazi propri " e interrogarsi sulle capacità trasformatrici delle sue pratiche. Ambulanti, sindacalisti e studenti si riuniscono per raccogliere storie, in Catalogna e a Venezia, e svelarle insieme. Da questo laboratorio, Leve e Top Manta vogliono immaginare, visualizzare e rivendicare futuri condivisi basati su questi modi di negoziare e risolvere i conflitti. Seguint el peix è una prova per fare le cose in un altro modo, rivendicando la cultura del progetto come forma di conoscenza, discussione e riflessione, ma anche come metodo operativo di sperimentazione e realizzazione.
SAVE THE DATE
Docks Cantieri Cucchini, San Pietro di Castello 40A
Press preview: 18 maggio, 10.00-14.00; marcia silenziosa, 10.00-10.30
Pre-Opening: 18 maggio, 16.00-19.00; Speeches 16:30